GIARDINI CULTURALI
Ha tutte le caratteristiche di una grande città della Costa Azzurra: palme, sole e il più grande porto turistico d’Europa. Ma, incastonata tra Cannes e Nizza, Antibes Juan-les-Pins è famosa per essere a misura d’uomo, per il suo carattere un po’ bohémien, malinconico ed enigmatico, proprio come gli artisti. “Qui tutto risplende, tutto fiorisce, tutto canta. Il sole, le donne e l’amore sono di casa qui.
Ho ancora il bagliore negli occhi e nell’anima”: così Victor Hugo ha ceduto a questo fascino dopo aver trascorso anche solo poche ore ad Antibes. Questo dimostra il potere di attrazione, persino ammaliante, del centro storico. Oggi, le piazze, le stradine antiche, il mercato provenzale, le botteghe degli artisti e degli artigiani e i bastioni che ospitano il Fort Carré continuano ad ammaliare gli abitanti e i visitatori in ogni stagione.
A sud, sulla penisola di Cap d’Antibes, l’architetto è la natura! La sua opera? Insenature selvagge e minerali scolpite dai venti, distese lussureggianti al profumo di rose e pini ad ombrello, il tutto animato dalle voci dei gabbiani, dal passaggio regolare dei delfini in mare aperto e dal canto delle cicale. A proposito di canto, parliamo di musica. Perché Juan-les-Pins, mitica località balneare con spiagge di sabbia fine, ha il jazz nel sangue. Dal 1960, la storia di questo movimento musicale è stata scritta qui, con le visite di Duke Ellington, Ray Charles, Sidney Bechet, Ella Fitzgerald e molti altri.
LA NATURAAD OGNI ANGOLO
Ad Antibes c’è un luogo atipico, una sorta di isola di freschezza di pochi vicoli, nel cuore della città. È il comune libero di Safranier. Identificato da cartelli giallo-arancioni, questo mini quartiere è caratterizzato da vicoli tranquilli, colorati e ricchi di fiori. Ma l’esplosione della natura si trova pochi chilometri più a sud. Il Cap d’Antibes è “un Eden che sembra nuotare nel cuore dell’immensità” per George Sand, “il luogo più incantevole della terra” per Anatole France. Un po’ eccessivi questi romanzieri?
Venite a scoprirlo di persona! All’estremità meridionale del Cap d’Antibes, il ripido sentiero costiero, noto anche come sentiero Tire-Poil, fa dimenticare la vita quotidiana e fa volare via i pensieri. Nient’altro conta in questi 5 km di sentieri mozzafiato tra Villa Eilenroc e la spiaggia di La Garoupe. Se non è la bellezza travolgente della natura:
roseti e cactus esuberanti, pini anemomorfi arrotolati tra ripide scogliere e calette paradisiache, tappeti di finocchio marino e lavanda di mare, le acque traslucide della Baia dei Miliardari…
A Juan-les-Pins, la natura si esprime in modo diverso: estendendo le sue spiagge di sabbia fine lungo tutta la costa; imponendo la calma delle sue pinete e facendo danzare, nel parco Exflora, gli uliveti, le sue specie esotiche e il suo palmeto.
UNA CITTÀ D’ARTE CHE ISPIRA
Il centro storico di Antibes è una di quelle città affascinanti in cui, a ogni angolo, il passato fa risaltare il presente. Esso racchiude i profumi della Provenza e dell’olio solare delle spiagge della Costa Azzurra. Dalle antiche pietre della città fortificata alle vivaci strade del villaggio turistico, Antibes e Juan-les-Pins coltivano una sottile miscela di storia, arte e modernità.
Antibes Juan-les-Pins, città aperta a tutte le forme d’arte, è da sempre terra d’ispirazione per artisti e creatori locali, ma anche per artisti di tutto il mondo. Hanno cosi contribuito a forgiare questa forte identità di incrocio ineguagliabile di arte, design e creazione moderna. La galleria municipale dei Bains Douches nei bastioni, i fabbri ferrai, gli scultori, gli incisori e i ceramisti della Vecchia Antibes, il ricchissimo programma culturale, il mercato dei ceramisti…
Tanti i punti di forza che hanno portato Antibes Juan-les-Pins ad essere insignita del marchio Ville et Métiers d’Art. Sì, qui l’arte è ovunque. Tra le mura e in strada. Ovviamente, c’è il museo Picasso e i suoi prestigiosi ospiti, Nicolas de Staël, César, Modigliani, Miró o Calder, comodamente allestiti nel castello Grimaldi. All’esterno, l’opera più emblematica è senza dubbio II Nomade, una scultura nello stesso tempo monumentale e aerea, eretta sul bastione di Saint-Jaume. Questo busto, costituito da una serie di lettere bianche in acciaio progettato da Plensa, sembra fluttuare tra cielo e mare, di fronte al Mediterraneo. Infinitamente poetico